beatrice sacco
personal exhibit,
curated by Mina Calissano.

Bunker camp, Turin, 2019.


“La fotografia come la materia
è potenza: 
Beatrice rivela duplicati della sua realtà
che in modo inesatto presero sostanza.
Ma è nel divenire paralipomeni
il riscoprirsi mausoleo 
di cronache abortite.
Appese, interferenze atemporali 
di non luoghi mai esistiti
si configurano come
sovrapposizioni di strati sovraffollati:
pleonasmi visivi.”